Consigli
Età
Le paure in rapporto alla strada cambiano con l’età. Nei primi mesi di vita, si possono notare reazioni di paura rispetto a cambiamenti improvvisi nell’ambiente: un rumore, una luce, una variazione di velocità. Nei mesi successivi, fra i primi rumori imitati, si trova spesso il “brrum brrum” dell’automobile, oggetto con il quale i bambini familiarizzano precocemente.

Quando inizia a frequentare la scuola materna, il bambino non è ancora in grado di comprendere il pericolo costituito dai veicoli in movimento. Il piccolo può dimostrare molta paura per un grosso cane incontrato per strada ed essere fiducioso verso l’attraversamento di una carreggiata. Il problema per gli adulti educatori riguarda l’apprendimento di regole di autotutela verso pericoli reali evitando di trasformarli in paura.

Occorre inoltre evitare di fornire indicazioni distorte, ad esempio verso le forze dell’ordine: i bambini sono attratti dalle persone in divisa ed è importante stabilire un rapporto sereno con le figure deputate alla protezione dei cittadini; non usare espressioni del tipo “se non stai bravo viene la guardia a prenderti”. Il bambino in età prescolare non riesce a separare bene la realtà dalla fantasia. Molta attenzione quindi alle immagini televisive, rispetto alle quali è difficile valutare il grado di rischio e di coinvolgimento personale.

Frequentando la scuola primaria, il bambino diventa capace delle prime autonome osservazioni sulla realtà stradale: genitori, insegnanti, altri familiari costituiscono i principali modelli comportamentali. Per molti bambini del primo ciclo, soprattutto maschietti, viaggiare con l’automobile non è un’attività pericolosa, spesso ne sottolineano l’aspetto di divertimento e di svago.